La Parata dei Turchi presenta una grandissima varietà di figure e personaggi, impossibile quindi fornire una descrizione esaustiva di ogni singolo componente. Di seguito ci limiteremo ad un breve focus su alcune delle figure chiave, molte delle quali ben inquadrate nei rispettivi ruoli nella sezione precedente che ha introdotto Quadri e Sezioni.
I Cinti (Apertura Primo Quadro)
I Cinti rappresentano dei simulacri devozionali formati da fiori ed altri elementi vegetali, vengono realizzati a mano nelle ore precedenti la Parata. Sono condotti a spalla dai popolani. Simboleggiano la devozione popolare verso il Santo a cui si donavano le più belle infiorescenze che venivano raccolte nel periodo, tra cui i fiori simbolo della festa stessa, le Ginestre.
Iàccara e Portatori (Primo Quadro)
La Iàccara è un elemento che recupera e simboleggia la memoria dei “fasci devozionali” che venivano bruciati in occasione della festa. E’ un manufatto costituito da fasci di canne e ramaglie intrecciati tra di loro, lungo circa 10 metri con un peso pari a circa 900/1000 kg. Viene realizzata a mano nei giorni precedenti alla festa, durante la Parata viene trasportata a spalla dai Portatori della Iàccara. Al termine della Parata viene impilata a Piazza del Sedile, successivamente incendiata dal capo-Iàccara che si arrampica sulla stessa dando fuoco all’estremità. La Iàccara perpetua una tradizione antica, già descritta da Raffaele Riviello con queste parole:
"...Nella vigilia, in sull’ora del vespero, si portavano in città, a suono di pifferi, di tamburi, o di bande, le iaccare (fiaccate), cioè grandi falò, fatti di cannucce affasciate attorno attorno ad una trave sottile e lunghissima, per divozione di qualche bracciale possidente, di proprietario vanitoso, o per incarico dei Procuratori della festa.”
Raffaele Riviello
Popolani (Primo Quadro)
Personaggi che forniscono uno spaccato del popolo potentino dell’epoca, festanti, briosi ed allegri per celebrare la ricorrenza del Santo. Momento che rappresentava una festa unificante che sollevava per qualche ora dalle dure fatiche e dal lavoro nei campi o nelle botteghe.
Nobili 800 (Primo Quadro)
Completano il Primo Quadro figure che rappresentano la Nobiltà e la borghesia ottocentesca. Caratterizzati da costumi eleganti e ricercati. Insieme alle altre figure del Primo Quadro forniscono uno spaccato della società Potentina di epoca moderna.
Turchi & C’vuddinè (Secondo Quadro, Sezione 1)
Fornisce uno spaccato della società turca, insieme ai militari, le odalische, figure della nobiltà ottomana e il Gran Turco “C’vuddinè” guida politico-religiosa nonché capo locale. Quest’ultimo condotto in processione su una carrozza trainata da cavalli in un ricercato e prezioso abito.
Spadaccini (Secondo Quadro, Sezione 2)
Manipolo di militari che rappresentano sia la guardia cittadina sia la componente militare occidentale, inscenano insieme agli armigeri turchi uno scontro a Piazza XVIII Agosto che termina con la deposizione della armi da ambo le parti.
Nave del Santo (Secondo Quadro, Sezione 3)
La Nave, elemento dai molteplici significati, reca su di esso “San Gerardo Bambino” che benedice e santifica la folla. La nave è trainata a mano dalla plebe turca.
Nobiltà potentina (Secondo Quadro, Sezione 4)
Nobiltà e borghesia potentina sfila seguendo la Nave di San Gerardo dopo la “salvezza” della Città, le figure sfilano in abiti caratteristici del periodo Medioevale, dai colori e dagli spunti cromatici ricercatissimi.
Mastro Giurato & Conte Guevara (Secondo Quadro, Sezione 5)
Il Mastro Giurato e il Conte Don Alfonzo De Guevara rivestono grande importanza nella Parata, a Porta Salza viene inscenata la cerimonia di consegna della Chiavi della Città, il Mastro Giurato affida Potenza ed il suo popolo al Conte.
Portatori del Palio (Secondo Quadro, Sezione 5)
Il Palio di San Gerardo è costituito da un drappo sorretto da sei portatori tramite aste, fa parte del corteo che accompagna il Conte Don Alfonzo De Guevara all’arrivo in Città. Questo componente rivesta grande importanza in quanto citato e descritto nel documento ufficiale del 1578 redatto dal Notaio Scafarelli.
Religiosi (Terzo Quadro)
La componente religiosa del 1100 circa, fornisce uno spaccato dei caratteri spiccatamente devozionali di questo Quadro. Numerose figure in abiti talari sfilano silenziosamente in processione.
Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (Terzo Quadro)
Ordine monastico-cavalleresco di Cavalieri fondato per difendere la fede cristiana e i fedeli, in particolare i pellegrini nei viaggi verso la Terra Santa e tutti i cristiani oppressi.
Tempietto di San Gerardo (Terzo Quadro)
Il Tempietto di San Gerardo, baldacchino ligneo che veicola la figura del Santo Patrono, simboleggia la sua presenza terrena nella Parata. Viene condotto a spalla dai Portatori del Santo, chiudendo di fatto la Parata.